ADONI@INAF per ETIC

L’idea dietro al sistema proposto, presa in prestito dal controllo di fronti d’onda nelle ottiche adattive astronomiche, è quella di generare un pattern di intensità spazialmente modulato con un fascio laser che illumina gli specchi del telescopio ET (o un plate opportuno). Introducendo una distribuzione spaziale di energia (e quindi di temperatura) che corrisponda alle aberrazioni misurate degli specchi, il sistema può controllare e annullare le variazioni delle ottiche in questione.
La figura rappresenta il disegno optomeccanico dell’esperimento INAF, la sua descrizione dettagliata è disponibile

Con riferimento alla nomenclatura riportata in figura, il sistema consiste di due canali, (1) un canale di attuazione, basato su uno specchio deformabile (DMU) e un laser IR (in SOU), che funziona creando un riscaldamento locale del campione (in STU) (2) un canale di rilevamento nel visibile che può misurare (tramite INU) alternativamente (a) la deformazione superficiale ottenuta sul campione (b) la forma effettiva dello specchio deformabile. Questi canali sono rappresentati nella figura seguente in rosso (1), blue (2a) e verde (2b). Il canale di rilevamento utilizza un interferometro visibile ad alta precisione (parte di INU) che viene utilizzato in configurazione a doppio passaggio per fornire una misurazione assoluta della forma del campione e convalidare l’accuratezza ottenuta con il metodo, oltre che permettere il controllo dello specchio deformabile. La disposizione ottica è organizzata in modo che l’interferometro possa essere utilizzato per verificare anche la forma dello specchio deformabile, movimentando l’opportuna ottica nella PBU. Una telecamera CMOS (VIS e NIR), inclusa in BTU in figura, viene utilizzata per misurare la distribuzione di intensità che raggiunge il campione per verificare che la forma applicata allo specchio deformabile ottenga la distribuzione di intensità desiderata sul campione. Infine, il campione è chiuso in una piccola camera a vuoto per trovarsi in condizioni simili a quelle degli specchi di ET e per avere un controllo degli effetti di convezione.
In termini di obiettivi e tempistica, Il progetto mira a:

  1. definire la lista completa dei materiali (BoM) entro agosto 2023,
  2. avere acquistato, ricevuto e verificato singolarmente l’interferometro, il DM e l’optomeccanica correlata entro la fine del 2023 o inizio 2024, avere assemblato le unità sul banco generale a metà del 2024,
  3. avere completato un test di verifica di tutte le funzionalità richieste dall’esperimento entro fine 2024 inizio 2025


I compiti sopra menzionati sono condivisi tra vari partner di ADONI come segue:

  1. Osservatorio Astronomico di Padova, che si occupa dello specchio deformabile e della sua calibrazione,
  2. Osservatorio Astrofisico di Arcetri che si occupa dell’interferometro e dell’allestimento generale del banco ottico,
  3. Osservatorio Astronomico di Brera/Merate che si occupa delle telecamere, delle sorgenti laser e dei substrati mimanti lo specchio di ET,
  4. Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, che si occupa della camera a vuoto in cui è contenuto il campione. È da notare che il progetto verrà seguito anche da un dottorando di ricerca dedicato specificatamente all’esperimento. Tutto il sistema verrà assemblato e verificato in un apposito laboratorio all’Osservatorio di Arcetri dove resterà a disposizione del Laboratorio Nazionale ADONI per sviluppi futuri.

ETIC, proposta progettuale “IR0000004”, è finanziato dall’Unione Europea e approvato dal Ministero dell’Università a seguito dell’Avviso Pubblico n. 3624 del 28 dicembre 2021, per la presentazione di proposte progettuali per “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca”, da finanziare nell’ambito del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (“PNRR”), “Missione 4”, denominata “Istruzione e Ricerca”, “Componente 2”, denominata “Dalla Ricerca alla Impresa”, “Linea di Investimento 3.1”, “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione” con un contributo complessivo di 49.998.931,39 €.
La quota assegnata a INAF è 407.316,90 €.

Last update: 25 September 2023, 16:16